Cronologia:
[a] 1851-1853: progetto e costruzione della cavallerizza coperta.

(Nota: per la cronologia complessiva di Campo Marzo (Campo Fiore) si veda la scheda Caserme a traversa)

Committente/Progettista:
[a] Impero absburgico; FM. J. Radetzky (Comandante d’Armata) / capitano di I classe Julius Bolza (in servizio alla Genie Direction di Verona).

Descrizione:
   La cavallerizza coperta (Winterreitschule) era situata all’interno del Campo Marzo (Campo Fiore) vicino alle caserme a traversa, destinate a una batteria di artiglieria ippotrainata. L’edificio, con il lato lungo rivolto a sud, si elevava presso la cortina tra il Bastione Campo Marzo e il Bastione delle Maddalene; in pianta misurava complessivamente circa 30 x 57 metri, mentre lo spazio interno netto del maneggio era largo 28 metri e lungo 44 metri. Queste misure erano dettate da criteri di addestramento perché obbligavano a una conveniente varietà di andatura rettilinea e di andatura in curva, utile a rendere agile il cavallo. La copertura a tetto era sorretta da imponenti capriate composte, di tipo palladiano.

   Grandi finestre inserite nelle pareti perimetrali, in alto, garantivano l’idonea illuminazione naturale per gli esercizi equestri. Una tribuna soprelevata per gli spettatori era disposta sul lato breve, a ovest, nel mezzo del quale si apriva il passaggio d’ingresso. Sulla sinistra era collocata una scuderia di sosta; sulla destra si trovavano locali di servizio e la scala di collegamento col piano superiore di testata, destinato a magazzino.

Stato di conservazione:
   Danneggiata dai bombardamenti aerei durante la seconda guerra mondiale, la cavallerizza è stata poi demolita.

Osservazioni:
   L’imperatore Francesco Giuseppe, in visita a Verona, espresse lodi ufficiali al capitano Julis Bolza, progettista dell’ospedale di guarnigione in costruzione, e della cavallerizza coperta di Campo Fiore, appena costruita. Anche in quell’edificio Bolza aveva dato prova del suo talento architettonico e della sua cultura tecnica, realizzando un’opera adeguata alle alte tradizioni equestri dell’esercito absburgico sia sotto l’aspetto estetico, sia per i caratteri funzionali, pratici e costruttivi.

   La cavallerizza coperta era principalmente a disposizione del reparto di artiglieria ippotrainata insediato a Campo Fiore nelle caserme a traversa, le quali erano qui dotate anche di cinque maneggi all’aperto. La cavallerizza coperta era a disposizione di tutte le armi montate presenti nella piazzaforte, ossia principalmente cavalleria e treno d’armata, ma anche di alcune unità di Pontonieri (Pontieri), per l’addestramento dei cavalieri e dei cavalli impiegati nelle varie specialità, di combattimento e di supporto logistico.

   Un’altra cavallerizza coperta, assai simile per forma e dimensioni a quella di Campo Fiore, venne edificata anch’essa su progetto di Bolza, nel 1853, in prossimità della nuova grande Caserma di Cavalleria del Campone. L’edificio occupava il terreno posto lungo la strada di circonvallazione interna, a meridione della chiesa della Santissima Trinità, un tempo destinato a cimitero delle Milizie Venete. Anche questa cavallerizza venne demolita nell’ultimo dopoguerra (fine anni '50), e al suo posto vennero costruiti condomini residenziali.

   Nello spazio compreso tra la Cavallerizza Coperta di Campo Fiore e il deposito per gli affusti (1841), venne successivamente edificato, nel 1863, il vastissimo deposito (in pianta metri 29 x 105), a struttura muraria, per ben 20.000 Centner (1.120.000 kg) di fieno. La grande quantità costituiva la riserva per la piazzaforte e per l’armata sul piede di guerra. L’approvvigionamento del fieno dipendeva dal servizio della Provianda, i cui stabilimenti principali erano insediati a Campo Fiore-Campo Marzo (si vedano le schede: Stabilimento della Provianda di Santa Marta, Provianda di Santa Caterina da Siena).

 

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