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Cronologia:
[a] 1287-89: costruzione della cinta turrita scaligera.
[b] 1527: costruzione del bastione e della cortina tra il bastione
e Porta Vescovo.
[c] 1839-40: restauro e trasformazione.
Committente/Progettista:
[a]: Alberto I della Scala; progettista sconosciuto.
[b]: Repubblica Veneta; Francesco Maria della Rovere, Pier Francesco
da Viterbo.
[d]: Impero absburgico; FM. J. Radetzky, Franz von Scholl, Johann
von Hlavaty.
Proprietà: Demanio dello Stato; in uso allEsercito,
in via di dismissione.
Descrizione: Bastione di muratura
e terra, a tracciato pentagonale, munito di postazioni per le artiglierie
in casamatta. Il muro di rivestimento, con paramento di laterizio,
è a scarpa, ossia in pendenza sino allaltezza della cordonatura
di pietra (toro). Il muro di coronamento superiore, verticale, sostiene
il parapetto di terra, con scarpata a pendenza naturale. Alla base,
il muro di rivestimento è munito sul perimetro da una galleria
di contromina, provvista di spiragli per la luce e per laria.
NellOttocento il bastione è stato
perfezionato sostituendo le originarie postazioni superiori per
artiglieria a cielo aperto con un secondo ordine di casamatte, disposte
nei fianchi al di sopra delle casamatte originarie. Una poterna
(che sostituisce le due originarie poterne), collegata allesterno
mediante una rampa, consente di accedere alle casamatte inferiori.
Ai lati della rampa dingresso sono disposte due polveriere
per luso corrente del bastione (Handpulvermagazinen).
Stato di conservazione: Il bastione
si presenta in condizioni abbastanza buone, ma mostra vistose fessurazioni
nel fianco destro.
Osservazioni: Si tratta del primo
bastione edificato nella piazzaforte di Verona, un tempo attribuito
a Michele Sanmicheli. Si inscrive tra i lavori di rinnovamento difensivo
eseguiti da Pier Francesco da Viterbo, diretti da Francesco Maria
della Rovere, Governatore Generale delle milizie venete, il quale
aveva introdotto a Verona la nuova arte fortificatoria.
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