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Cronologia:
1848: terrapieno, fosso, spalto (a).
1849: ridotto (b).
1850: ridotto di gola, muro di gola, batterie laterali (c)
1859: muro distaccato alla Carnot con tre caponiere (d).
Committente/Progettista:
Impero absburgico; FM. J. Radetzky (Comandante dArmata) /
(a-b) colonnello Johann von Hlavaty (direttore dei lavori di fortificazione
di Verona), (c) maggiore Conrad Petrasch (direttore della Genie
Direction di Verona); (d) tenente colonnello Felix von Swiatkiewicz
(direttore della Genie Direction di Verona).
Descrizione:
Forte a tracciato poligonale (sistema poligonale misto
della scuola fortificatoria neotedesca), con ridotto centrale e
ridotto di gola. Impianto asimmetrico a semiottagono allungato;
fronte di gola (addizione) a linee spezzate, con angoli rientranti.
Faceva sistema con i collaterali Forte
Palio e Torre Tombetta, con la
quale formava il cardine orientale, sullAdige, dello schieramento
fortificato del rideau.
La sua posizione, già individuata nei progetti
di Franz
von Scholl, era di speciale importanza. Il forte era situato
a 1100 metri da Porta
Nuova, allinizio del lungo viale alberato, e al centro
della congiunzione tra la strada proveniente da Mantova e la strada
proveniente da Legnago, entrambe prese dinfilata dalle artiglierie
dei suoi fianchi. Inoltre batteva la campagna antistante tra Santa
Lucia, Tomba, Tombetta, e le numerose strade campestri convergenti
verso Porta Nuova.
Anche dopo la costruzione del secondo campo trincerato
(1861), il forte mantenne compiti difensivi e di sicurezza, nel
dominio dellampio settore sul rovescio dei forti Dossobuono,
Azzano e Tomba.
Il ridotto centrale è a segmento di torre cilindrica (Segmentthurm),
su un solo piano, con copertura terrapienata disposta a piattaforma
per lartiglieria; anche al piano terra, in casamatta, potevano
essere collocate artiglierie.
Con i successivi lavori di rafforzamento e ampliamento (1850), furono
costruiti due tratti di muro convergenti, a delimitare il cortile
di sicurezza, che collegavano la semitorre al grande ridotto di
gola casamattato, su pianta cruciforme, in parte sporgente al centro
del fronte di gola, con funzione di caponiera difensiva. Sui due
fianchi contrapposti, in ampliamento, vennero inserite batterie
a doppio ordine di fuoco, in casamatta e a cielo aperto. Anche il
nuovo fronte di gola, con i muri a tracciato spezzato, era ordinato
per la difesa dartiglieria.
In posizioni simmetriche, rispetto al ridotto di gola, erano inseriti
i due portali di ingresso al forte, ciascuno con lantistante
ponte levatoio. Entrati nel piazzale minore, sotto due traverse
di terra, dirette verso il ridotto, erano collocate le polveriere
a prova di bomba. Procedendo verso il piazzale maggiore, davanti
alla semitorre, si scorgevano gli ingressi delle due poterne collaterali.
Nel cortile di sicurezza, tra i due ridotti, era situato il pozzo
per la riserva dacqua.
Il terrapieno semiottagonale allungato, con il ramparo e le postazioni
dartiglieria in barbetta protette da traverse, era difeso
sul fondo del fosso asciutto dal muro distaccato alla Carnot,
con le tre caponiere per il fiancheggiamento dartiglieria.
Le due poterne, in diretta corrispondenza con le caponiere laterali,
mettevano in comunicazione il piazzale interno del forte con il
cammino di ronda lungo il muro alla Carnot, ordinato per
fucilieri, e con la caponiera centrale (sulla capitale).
Allesterno, completava lopera la controscarpa del fosso,
a pendenza naturale (con muro di rivestimento solo in corrispondenza
delle caponiere), e lo spalto, raccordato alla campagna secondo
un piano inclinato discendente.
Il forte era intitolato al conte Eduard Clam-Gallas
(1805-1891), luogotenente feldmaresciallo e comandante di brigata
sotto Radetzky, nel
1848-1849.
Armamento: |
14 bocche da fuoco |
Presidio di guerra:
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70 uomini |
(dati anno 1859) |
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Stato di conservazione:
Il forte era ubicato esattamente allimbocco
dellattuale viale del Lavoro, tra la Manifattura dei Tabacchi
e i Magazzini Generali. Dopo la prima guerra mondiale fu completamente
demolito per dar luogo alla costruzione dei due stabilimenti e alla
nuova viabilità.
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