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Cronologia:
1849
Committente/Progettista:
Impero absburgico; FM. J. Radetzky (Comandante dArmata) /
colonnello Johann von Hlavaty (direttore dei lavori di fortificazione
di Verona).
Descrizione:
Torre casamattata per artiglieria, a tracciato circolare;
in tutto simile alle torri massimiliane collinari, pur se adattata
al sito pianeggiante: elevazione su di un solo piano; difesa esterna
con fosso e spalto perimetrale. La pianta è completamente
regolare, tracciata secondo la geometria dei cerchi concentrici.
Al piano terra, la corona circolare esterna è occupata dalla
galleria difensiva con feritoie per fucilieri. Questa era interrotta
su circa un quarto del perimetro, in corrispondenza del fronte di
gola (nord-est); qui il cilindro della torre rientrava su un raggio
minore, per dar luogo al fosso diamante, sul quale era posto il
ponte per accedere al portale dingresso, protetto allinterno
da un recinto di sicurezza. Un settore mediano del piano terra,
a volta toroidale, era occupato dalla polveriera. Nel nucleo della
torre si innalzava il corpo cilindrico casamattato con la scala
a doppia elica. Da essa si accedeva alla copertura, ordinata come
piattaforma per lartiglieria, con azione sullintero
giro dorizzonte mediante affusti scorrevoli su rotaie metalliche.
Allesterno, sullintero perimetro, la torre era circondata
dal fosso asciutto con scarpa a pendenza naturale, e protetta dallo
spalto a profilo discendente verso il piano di campagna. Esso sottraeva
la muratura dellopera alla vista diretta, come nelle torri
massimiliane di Linz (1831-1833).
La torre faceva sistema con i forti collaterali
arretrati Porta
Nuova e Santa Caterina. Posta
all'apice meridionale della grande ansa dellAdige, ne batteva
i due rami; inoltre, situata a cavaliere della strada proveniente
da Legnago, la obbligava a deviare, e la prendeva dinfilata.
Le sue artiglierie battevano la campagna fra Tombetta, Tomba, San
Giacomo, Palazzina, nonché la strada per Zevio.
Dopo la costruzione della linea più avanzata
del secondo campo trincerato (1861), la torre mantenne la funzione
di sicurezza contro infiltrazioni di fanteria nel settore tra il
nuovo Forte Tomba
e il Forte Santa Caterina.
Armamento: |
5 bocche da fuoco |
Presidio di guerra:
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60 uomini |
(dati anno 1859) |
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Stato di conservazione:
Dopo la prima guerra mondiale la torre venne completamente
demolita per ragioni di viabilità. Il sito dimpianto
è individuabile allinterno del bivio tra via Legnago
e via San Giovanni Lupatoto.
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