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Cronologia:
1848: terrapieno, fosso, spalto (a).
1849: ridotto (b).
1850: muro del fronte di gola (c).
1859: muro distaccato alla Carnot, con tre caponiere (d).
Committente/Progettista:
Impero absburgico; FM. J. Radetzky (Comandante dArmata) /
(a-b) colonnello Johann von Hlavaty (direttore dei lavori di fortificazione
di Verona), (c-d) maggiore Conrad Petrasch (direttore della Genie
Direction di Verona), tenente colonnello Felix von Swiatkiewicz
(direttore della Genie Direction di Verona).
Descrizione:
Forte a tracciato poligonale (sistema poligonale misto
della scuola fortificatoria neotedesca), con ridotto centrale. Terrapieno
con impianto asimmetrico semiottagonale; fronte di gola a leggero
rientrante (a tenaglia).
Faceva sistema con i forti collaterali Santa
Lucia e Porta Nuova. Era situato
immediatamente a est della diramazione ferroviaria per Milano (1854)
e per Mantova (1851), che prendeva con tiri dartiglieria dinfilata.
Batteva inoltre la campagna antistante tra Santa Lucia e Tomba,
nonché la strada proveniente da Mantova.
Il ridotto centrale del forte era a segmento di torre cilindrica
(Segmentthurm), su un solo piano, con copertura terrapienata
disposta a piattaforma per lartiglieria; anche al piano terra
potevano essere collocate artiglierie in casamatta. Due tratti di
muro convergenti, a delimitare il cortile di sicurezza, collegavano
la semitorre al centro del fronte di gola, il cui muro, sporgendo
allinfuori arrotondato, formava un tamburo difensivo per fucileria
e artiglieria.
Sullala destra del fronte di gola era inserito il portale
dingresso con lantistante ponte levatoio. Nel piazzale
interno, sulla destra, si trovava il pozzo per la riserva dacqua
del presidio. Procedendo verso lasse mediano del forte (capitale),
sotto il terrapieno si scorgeva una polveriera a prova di bomba.
Il terrapieno semiottagonale, con il ramparo e le postazioni di
artiglieria in barbetta, era difeso al livello del fosso asciutto
dal muro distaccato alla Carnot, con le tre caponiere per
il fiancheggiamento di artiglieria.
Adiacenti al fronte di gola, due poterne (la sinistra con la polveriera
annessa), mettevano in comunicazione il piazzale interno con il
cammino di ronda lungo il muro alla Carnot, ordinato per
fucilieri, e con le tre caponiere. All'esterno, completava lopera
la controscarpa del fosso, a pendenza naturale (con muro di rivestimento
solo in corrispondenza delle caponiere), e lo spalto, raccordato
alla campagna secondo un piano inclinato discendente.
Dopo il 1861 lutilità del forte decadde, in seguito
alla costruzione della linea più avanzata del secondo campo
trincerato. Mantenne la funzione di sicurezza contro infiltrazioni
di fanteria.
Il forte era intitolato al conte Johann Wratislaw
von Mittrowitz (1797-1865), capo dello Stato Maggiore dArmata
di Radetzky nel 1848-1849.
Armamento: |
8 bocche da fuoco |
Presidio di guerra:
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60 uomini |
(dati anno 1859) |
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Stato di conservazione:
Completamente spianato e demolito nel 1912, per
dar luogo al nuovo grande scalo ferroviario per le merci di Porta
Nuova.
Osservazioni:
Nel mese di gennaio del 1862, il comitato
tecnico scientifico di Artiglieria e Genio fece eseguire prove di
tiro, con le nuove artiglierie rigate a retrocarica, contro il Forte
Palio, e dal forte medesimo contro una batteria d'assedio, eretta
per líoccasione. Si verificò la resistenza delle opere murarie,
dei parapetti di terra, nonchè l'efficienza delle nuove artiglierie
austriache.
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