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Cronologia:
1848: terrapieno, fosso, spalto.
Committente/Progettista:
Impero absburgico; FM. J. Radetzky (Comandante dArmata) / colonnello
Johann von Hlavaty (direttore dei lavori di fortificazione di Verona).
Descrizione:
Batteria di sola terra (ridotta) con impianto
a lunetta pentagonale e fronte di gola rientrante (a tenaglia) simile
al Forte Santa
Lucia. Era situata nella spianata, in posizione intermedia
tra il Forte San
Zeno e il Forte San Procolo. Batteva
la spianata, e la strada proveniente da Peschiera.
 Chiudeva, a settentrione, il primo tracciato del
campo trincerato a destra dAdige: la sua utilità decadde
con la costruzione dei forti Chievo
(1850-1852) e Croce Bianca (1851-1859).
 Il forte era intitolato al conte Ludwig Wallmoden
von Gimborn, generale di cavalleria, comandante del I Corpo darmata
del Lombardo-Veneto, aiutante di Radetzky
nella guerra del 1848-1849.
Stato di conservazione:
Spianato negli anni Settanta dellOttocento.
Il sito dimpianto del forte è oggi intensamente edificato.
La posizione originaria del forte può essere identificata
nello spazio compreso tra via Sicilia e via Gobetti.
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