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Cronologia:
1857-1859
Committente/Progettista:
Impero absburgico; FM. J. Radetzky (Comandante dArmata) / maggiore
Conrad Petrasch (direttore della Genie Direction di Verona);
tenente colonnello Felix von Swiatkiewicz (direttore della Genie
Direction di Verona).
Proprietà:
Trenitalia - Metropolis S.p.a. (in uso al Dopolavoro
Ferroviario e ad associazioni).
Descrizione:
Diversi fabbricati per viaggiatori, merci, opifici
formavano la nuova stazione di Porta Vescovo, inaugurata nel 1847:
il casino e tettoia per viaggiatori, la rimessa delle carrozze,
lo scaldatoio e la rimessa per le locomotive, il magazzino
merci, le officine ferroviarie centrali del Lombardo-Veneto.
Per ragioni di sicurezza e di funzionalità difensiva, lintero
recinto venne racchiuso da un muro di cinta (altezza 2,50 ÷
3,00 metri; spessore 0,60 ÷ 0,80 metri) in parte provvisto
di feritoie per fucilieri. Allesterno il muro di cinta era
difeso da un ampio fosso asciutto (largo 12 metri, profondo 3 metri).
Agli angoli più avanzati della cinta (nord-ovest,
sud-ovest, est) vennero poste tre grandi caponiere, per fucileria
e artiglieria; il loro impianto è del tipo a orecchi di
gatto, ossia dotate di due corpi sporgenti semicircolari, simmetrici.
I lunghi lati del recinto erano battuti dalle
rispettive caponiere: quella orientale, con le sue artiglierie fiancheggiava
la cinta a feritoie lungo la strada per Vicenza, e prendeva dinfilata
e di rovescio la medesima strada verso Porta
Vescovo. Con laltro fianco batteva il fronte orientale
della cinta, nella quale vi era il portale di accesso per i treni,
ancora conservato, come la vicina caponiera.
Questa è unopera di ottima fattura costruttiva, con
il paramento murario misto, parte a conci di tufo a opus poligonale,
parte a conci paralleli.
Stato di conservazione:
La cinta fortificata, con le feritoie chiuse,
si conserva lungo il viale della stazione, lungo la strada per Vicenza
(viale Venezia) e sul fronte orientale, con i due passaggi per i
treni, e solo in parte sul lato meridionale. Delle tre caponiere
si conserva solo quella orientale, sede del Dopolavoro Ferroviario,
Coro Le voci della Ferrata.
Osservazioni:
Lubicazione della stazione ferroviaria di
Porta Vescovo (1847) e delle officine ferroviarie centrali (1859)
era subordinata alle esigenze difensive e teneva conto anche della
prossimità dellampia zona militare del Campo Marzo,
destinata a magazzini e ai trasporti militari. Qui, alcuni anni
dopo verrà edificato il complesso della Provianda
Militare (1863-65). Un binario collegava la stazione al Campo
Marzo; nella cortina tra il Bastione
delle Maddalene e il Bastione
di Campo Marzo venne inserita la Porta
di Campofiore (1865).
Allinizio del Novecento in seguito allampliamento della
cinta difensiva, lungo il viale alberato della stazione, sino alla
strada per Vicenza, la caponiera nord-ovest perse parte della sua
funzione.
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