Cronologia:
[a] sec. XVII (prima metà): costruzione della caserma.
[b] 1860 (circa): adattamenti interni.

Committente/Progettista:
[a] Repubblica Veneta / progettista sconosciuto.
[b] Impero absburgico / –

Descrizione:
   La caserma era situata all’ingresso della città, immediatamente a sinistra della porta urbana, con la facciata avanzata rispetto all’allineamento degli edifici lungo lo stradone di Porta Nuova.

   La caserma, a corpo lineare con partitura interna modulare, si elevava su tre piani fuori terra; una grande cantina interrata (caneva) era disposta nel tratto meridionale.
   Al piano terra, sull’intero prospetto si apriva il portico, a pilastri e archi, su 21 campate. Sul retro si estendeva la corte di pertinenza, con muro di recinzione, dotata di due annessi isolati per i servizi igienici. I locali al piano terra erano aperti alternativamente sul portico o sulla corte; al primo piano erano disimpegnati dal ballatoio, sul prospetto verso la corte retrostante.
   Un pozzo, situato davanti al centro del portico, assicurava il rifornimento idrico.
   In epoca veneta la caserma poteva acquartierare 800 soldati.

Stato di conservazione:
   La caserma è stata demolita nel 1938 per costruire il palazzo G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio). Oggi, al suo posto, vi è la sede della Camera di Commercio.

Osservazioni:
   Non è certa la data di costruzione della caserma, ma si può collocare dopo il 1612, anno in cui il Provveditore di Terraferma lamenta la carenza di quartieri per le milizie, e prima del 1636, quando il Provveditore riferisce l’esistenza a Verona di quattro quartieri, complessivamente per 1753 soldati.
   Rispetto alla caserma cinquecentesca di Porta San Zeno, la Caserma di Porta Nuova appare più evoluta e completa come impianto costruttivo e organizzazione funzionale. In essa si riconosce il tipo architettonico della caserma seicentesca.

   Una più spiccata qualificazione monumentale, consona alla vicinanza della porta Sanmicheliana, è conferita dal portico antistante, ad archi e pilastri, che diverrà elemento costante nell’architettura del corpo di guardia, ancora nell’Ottocento.
   Nella caserma, o Quartiere Porta Nuova, erano alloggiati il corpo di guardia della porta e i soldati destinati alla sicurezza della Cinta Magistrale di destra d’Adige, assieme a quelli assegnati alla Caserma di Porta San Zeno e alla Caserma Catena.

 

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