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Cronologia:
1835-1851: costruzione.
Committente/Progettista:
Comune di Verona / Giuseppe Barbieri, architetto (dal 1843 Francesco
Ronzani, architetto).
Proprieta':
Comune di Verona.
Descrizione:
L’edificio, a pianta rettangolare, si eleva
su quattro piani più il sottotetto. Sulla facciata principale,
rivolta verso Piazza Bra, la grande scalinata conduce al primo piano,
dove si trova l’ingresso, connotato dal pronao centrale ottastilo,
e dal retrostante atrio semicircolare.
Su tutti i piani gli interni sono disimpegnati dal
corridoio mediano. L’architettura neoclassica della facciata
principale è modulata dalla sequenza delle otto colonne centrali
e dalle semicolonne laterali, tutte corinzie d’ordine gigante,
appoggiate sull’alto basamento e reggenti l’alta trabeazione
e il frontone centrale. Nelle ali laterali gli intercolumni inquadrano
i tre ordini di finestre.
In epoca absburgica vi era insediato l’Imperial
Regio Comando di città e fortezza.
Stato di conservazione:
L’edificio è stato gravemente danneggiato
dai bombardamenti aerei nel 1945. Negli anni 1947-1950 è
stata ricostruita la struttura interna; contemporaneamente l’edificio
è stato ampliato con il corpo semicircolare, annesso al lato
posteriore.
Osservazioni:
L’edificio, sorto al posto dell’ospedale
della Misericordia, demolito nel 1819, e dell’attiguo rione
di Sant’Agnese, inizialmente doveva essere destinato a sede
della Guardia Civica. Il Comando di città e fortezza prima
di essere collocato alla Gran Guardia Nuova ebbe varie sedi, tra
cui l’antica Gran Guardia in Piazza Bra e il Palazzo Marioni
in Corso Porta Nuova.
Il disegno dell’architetto Giuseppe Barbieri
risolve l’impegnativo tema delle relazioni visuali, figurative
e prospettiche, nel grande invaso spaziale di Piazza Bra, caratterizzato
dalla massiccia mole dell’Anfiteatro romano a settentrione,
dalla Gran Guardia a meridione, e dall’arcuata cortina edilizia
del Liston sul lato opposto, nella quale spicca il sanmicheliano
palazzo Honorij Guastaverza.
L’edificio completamente isolato della Gran
Guardia Nuova chiude scenograficamente il lato orientale della piazza,
fissando il fuoco della prospettiva, ed equilibrando le contrapposte
tensioni prospettiche. Alla morte dell’architetto Giuseppe
Barbieri, i lavori proseguirono sotto la direzione dall’architetto
Francesco Ronzani.
Sotto l’amministrazione italiana la Gran
Guardia Nuova divenne sede del Municipio (1874). Eseguiti alcuni
lavori di sistemazione, già nel 1869 cominciarono a funzionare
vari uffici comunali. Attualmente è conosciuto come Palazzo
Barbieri, ed è tuttora sede del Municipio.
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