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Cronologia:
[a] 1267-1331: costruzione del monastero col chiostro minore e della
chiesa.
[b] 1617: costruzione del chiostro maggiore (quadrato).
[c] 1636: rinnovo del chiostro minore.
[d] 1797: chiesa e convento sono adibiti a ospedale militare dall’esercito
napoleonico.
[e] 1805-1810: il convento è soppresso e demanializzato per
decreto napoleonico.
[f] 1814-1866: è mantenuto l’uso militare del convento
demanializzato, con varie sistemazioni e adattamenti per diversi
usi (uffici del Governo Civile e Militare, caserma, deposito).
Committente/Progettista:
[a] Ordine degli Agostiniani / progettista sconosciuto.
[b] Ordine degli Agostiniani / attribuzione a Domenico Curtoni,
architetto.
[c] Ordine degli Agostiniani / attribuzione a Lelio Pellesina, architetto.
[f] Impero absburgico / progettista sconosciuto.
Proprietà:
Comune di Verona.
Descrizione:
Il complesso conventuale si estende in adiacenza
al fianco settentrionale della chiesa, occupando un vasto spazio
a forma di trapezio. I due chiostri - il minore rettangolare,
il maggiore quadrato - sono attorniati e collegati da fabbricati
di impianto irregolare, i quali si elevano su due, tre e quattro
piani. In epoca absburgica una dipendenza nell’isolato sul
lato opposto di via Seghe Santa Eufemia (oggi via Santa Eufemia),
era collegata al primo piano attraverso un sovrappasso sulla strada.
Il complesso conventuale demanializzato è
stato adibito a diverse destinazioni militari. Sono documentati
la destinazione a caserma di fanteria e a magazzino di provviste
ospedaliere; dopo il 1849 l’insediamento degli uffici dell’I.R.
Governo Civile e Militare; infine l’uso a magazzino del
biscotto per l’esercito.
Stato di conservazione:
Il complesso conventuale è stato gravemente
danneggiato dai bombardamenti aerei durante la seconda guerra
mondiale e dalla distruzione del vicino Ponte della Vittoria,
minato nel 1945. Del chiostro più antico (rettangolare)
rimane forse solo l’ala adiacente alla chiesa; per il resto
è stato ricostruito come sede della Scuola Media "Paolo
Caliari". Il chiostro seicentesco è stato restaurato
dalla Soprintendenza nel 1947. Da alcuni anni è qui ospitata
l’Università della Terza Età; attualmente
è in corso di restauro.
Osservazioni:
Il primo insediamento del monastero si fa risalire
al X secolo. La chiesa, distrutta dal terremoto del 1117, fu ricostruita
e consacrata nel 1140. Nel 1262 i Frati Eremitani, provenienti
dal convento di Sant’Agostino (fuori Porta Vescovo) si insediarono
nell’esistente chiesetta. Nel 1267 fu iniziata la costruzione
del monastero; il primo chiostro, rettangolare, fu ultimato nel
1268, mentre gli altri lavori continuarono fino al 1289. La chiesa
fu riedificata a partire dal 1275; i lavori proseguirono almeno
fino al 1331, anno in cui fu consacrata la chiesa. Poi, dal 1315
fino alla metà del secolo la chiesa fu ancora ampliata
ed elevata, per ricavare un’unica grande aula. Contemporaneamente
fu modificato il primo chiostro. La facciata risale al 1424; essa
fu completata nel 1476 con la costruzione del portale marmoreo.
Nel 1617 fu edificato il chiostro maggiore,
quadrato, su progetto di Domenico Curtoni; il chiostro minore
fu rinnovato nel 1636 su disegno attribuito a Lelio Pellesina.
Nell’anno 1797, i francesi di Bonaparte
adibirono la chiesa e il convento a ospedale militare. La chiesa
fu restituita al culto nel 1798, mentre il convento, soppresso
nel 1806, venne demanializzato.
In epoca absburgica il complesso conventuale
fu adibito a varie destinazioni militari. Negli anni 1838-1850
risulta destinato a caserma di fanteria e magazzino per le provviste
ospedaliere. Durante le guerre d’Indipendenza la chiesa
fu usata come infermeria. Dopo il 1849, trasferiti da Milano a
Verona i maggiori uffici statali dell’Impero, l’I.R.
Governo Civile e Militare venne insediato nel monastero di Santa
Eufemia con l'annessa caserma per il Quartiere Generale. Nel 1858
é documentata anche la destinazione a magazzino del biscotto
militare (Zwiebackdepot).
Dal 1878 gli edifici del convento vennero usati
come sede di un istituto scolastico.
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