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Cronologia:
[a] 1321-1324: costruzione della cinta turrita scaligera, attestata
sulla riva sinistra dellAdige.
[b] 1835-40: demolizione delle preesistenze scaligere; costruzione
della cinta terrapienata e dellantistante rivellino.
Committente/Progettista:
[a]: Cangrande I della Scala; maestro Calzaro.
[b]: Impero absburgico; FM. J. Radetzky, Franz von Scholl, Michael
Maly
Proprietà: Demanio dello Stato.
Descrizione: Cortina terrapienata
e rivellino a saliente arrotondato, munito di caserma casamattata
(traversa) e galleria di controscarpa per fucilieri, e sortite offensive.
Le opere murarie sono rivestite da blocchi di tufo disposti a opus
poligonale.
La nuova cortina terrapienata modifica loriginario
allineamento, definito in epoca scaligera, arretrandolo verso linterno,
ossia verso la facciata della chiesa di San Giorgio. Per contenere
lingombro del terrapieno verso la facciata della chiesa, il
terrapieno è rivestito da un muro di sostegno, lungo il quale
la rampa sale alla postazione di artiglieria a cielo aperto. Originariamente,
la cortina era separata dallantistante rivellino da un fossato.
Della preesistente cinta scaligera è conservata la torre
eretta sulla riva fluviale, cimata e rivestita con paramento di
tufo a opus poligonale.
Allesterno della cortina,
si protende il rivellino a saliente arrotondato, agganciato alla
riva fluviale. Il rivellino è rivestito dal muro aderente.
In origine il tratto rettilineo, rivolto verso la Porta
di San Giorgio, era diversamente ordinato: il terrapieno era
ritirato con muro distaccato. Allinterno del rivellino è
disposto il ridotto casamattato a corpo lineare (traversa), piegato
nel mezzo per essere condotto ortogonalmente alla riva fluviale.
Il rivellino era dotato di tre sortite per i ritorni offensivi.
Allesterno del fosso magistrale la difesa è completata
dalla galleria di controscarpa, con feritoie per fucilieri. Una
poterna mette in comunicazione il ridotto casamattato con la galleria
di controscarpa.
Stato di conservazione: I danni più
rilevanti sono lapertura della breccia nella cortina, vicino
alla riva fluviale, il parziale sbancamento del terrapieno sul rivelino
per la sistemazione delle attrezzature sportive della parrocchia di
San Giorgio, il completo interramento del fosso tra la cortina e il
rivellino, il quasi totale interramento del fosso davanti al rivellino
e della galleria di controscarpa, conseguente allo spianamento delle
opere di terra. La generale mancanza di manutenzione causa linvasione
della vegetazione spontanea. La traversa casamattata si presenta degradata, con il paramento imbrattato
da scritte e graffiti di vernice spray.
Osservazioni: Lo spalto del Rivellino
di San Giorgio si conserva ancora con i profili originari. Negli anni
Trenta del Novecento è stato trasformato in parco (Giardini
Lombroso), con la messa a dimora di piante ad alto fusto, la sistemazione
di vialetti e siepi, e con la collocazione del monumento dedicato
allillustre medico e scienziato veronese. |