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Cronologia:
[a] 1321-1324: costruzione della cinta turrita scaligera e
della prima Porta di San Giorgio con lannessa Rocchetta.
[b] 1525-1526: inizio della costruzione della Porta di San Giorgio,
rimasta incompiuta verso città.
[c] 1840: completamento della porta, costruzione del prospetto verso
città.
Committente/Progettista:
[a]: Cangrande I della Scala; maestro Calzaro.
[b]: Repubblica Veneta; attribuita tradizionalmente a Giovanni Maria
Falconetto.
[c]: Impero absburgico; FM. J. Radetzky, Franz von Scholl, Carl Schaurot.
Proprietà: Demanio dello Stato.
Descrizione:
Porta urbana inserita nella cortina tra la Rondella
di San Giorgio e la riva fluviale. La posizione era stata stabilita
dalla preesistente porta medievale, che presidiava la via del Tirolo.
Della porta rinascimentale venne compiuta solo la facciata verso
campagna, rivestita di pietra bianca levigata, configurata secondo
lo schema classico dellarco trionfale, con larco maggiore
centrale, ma con linconsueto accostamento binato dei portali
laterali, architravati. La composizione è di stile dorico,
ornata di scudi e targhe commemorative dei provveditori veneti.
Il corpo di fabbrica ottocentesco, eretto sul fronte
interno, corrisponde alle dimensioni, in pianta e in alzato, stabilite
dalla facciata esterna. La planimetria è rettangolare, asimmetrica,
articolata dal passaggio carraio centrale, dal vano laterale per
il passaggio pedonale, e da altri vani per il corpo di guardia militare
e per il corpo di guardia daziario. Le pareti che delimitano i passaggi,
carraio e pedonali, sono munite di feritoie. La copertura era a
prova di bomba; sulla terrazza era disposta una postazione per fucileria.
Nel prospetto verso città, con paramento
di tufo rustico, è mantenuta la partitura a tre campate,
come nel prospetto verso campagna, ma il disegno dei tre grandi
fornici, di uguali dimensioni, è in accordo con larchitettura
delle nuove fortificazioni. La porta era dotata di ponti levatoi lignei (pedonale
e carrabile), i quali calavano sul ponte di muratura che attraversava
parte del fosso magistrale.
Stato di conservazione: Il danno
più rilevante è la breccia nel fianco destro della
Porta di San Giorgio e linterramento del fosso magistrale
davanti alla breccia. Il fosso è parzialmente conservato
davanti alla porta, dove è visibile una parte dellantico
ponte.
Osservazioni: La porta è
utilizzata come sede di unassociazione di volontariato.
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