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Cronologia:
[a] 1321-1324: scavo del fossato nel banco di tufo e costruzione
della cinta turrita scaligera.
[b] 1393: costruzione del collegamento fortificato tra Castel San
Pietro e la torre detta della Baccola.
[c] 1520-27: edificazione della rondella.
Committente/Progettista:
[a]: Cangrande I della Scala; maestro Calzaro.
[b]: Gian Galeazzo Visconti; progettista sconosciuto.
[c]: Repubblica Veneta; Teodoro Trivulzio.
Proprietà: Demanio dello Stato.
In via di cessione al Comune di Verona (Legge 30.V.1989, n. 225).
Descrizione: Opera di muratura e terra
a tracciato circolare (rondella), collegata da fianchi rettilinei
alla retrostante cinta scaligera, con postazione di artiglieria in
casamatta, nei fianchi, e postazioni per fucileria sulla piattaforma
superiore. La rondella cinquecentesca incorporò la preesistente
torre scaligera. Il muro perimetrale, con paramento di laterizio,
si eleva in pendenza (scarpa) sino allaltezza della cordonatura
di pietra (toro), poi si eleva in verticale e forma il parapetto della
piattaforma.
Alla fine del Trecento, il nuovo
castello visconteo di San Pietro fu
provvisto di una via di soccorso, condotta su unalta muraglia,
collegata alla sottostante torre scaligera. In essa si dispose una
porta segreta (pusterla); la torre assunse allora il nome di Bacola
(forse da bacula, trabocchetto che si poneva allentrata
delle porte fortificate). Lipotesi confermerebbe la presenza
di una porta di soccorso, o di sortita, poi scomparsa con la costruzione
della rondella cinquecentesca.
Stato di conservazione: La rondella,
visibile solo dallesterno, si presenta in condizioni di degrado.
Sul fianco destro si appoggia la strada carrabile; sul fianco sinistro,
il fosso magistrale è invaso dalla vegetazione. La rondella
è di fatto inaccessibile, a causa dellinsediamento
di un campeggio.
Osservazioni:
La cinta scaligera, alla quale è annessa
la rondella, è descritta alla scheda Cinta
collinare con cortine e torri dalla n. 4 alla n. 1.
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