Proprietà:
Demanio dello Stato. In via di cessione al Comune di Verona (Legge
30.5.1989, n. 225).
Descrizione:
Dei tre cavalieri della cinta magistrale di destra dAdige,
il Cavaliere di San Giuseppe è quello di maggiori dimensioni
e il più munito per la difesa. Il cavaliere sanmicheliano
venne edificato nella posizione della preesistente Porta di San
Massimo. Una rampa a lieve pendenza consente di accedere alla piattaforma,
originariamente ordinata per artiglieria e protetta dal parapetto.
I merloni dei fianchi sono stati chiusi ed incorporati nella muratura
durante il restauro ottocentesco. È dotato di vani interni,
disposti sotto il terrapieno, originariamente collegato alla galleria
di contromina.
Le cortine annesse, cinquecentesche, sono formate
da terrapieno e da muro di rivestimento aderente, con paramento
laterizio; il suo profilo è a scarpa, ossia in pendenza
sino allaltezza della cordonatura di pietra (toro). Il muro
di coronamento superiore, verticale, sostiene il parapetto di
terra, con scarpata a pendenza naturale. Il muro aderente è
attraversato da una galleria di contromina, provvista di spiragli
per la luce e per laria.
Stato di conservazione:
Il tratto di cinta che comprende la cortina tra i bastioni di
San Procolo
e di San Bernardino è quello
che presenta il migliore stato di conservazione e di manutenzione
della cinta a destra dAdige. Il recente intervento di riqualificazione
ha consentito di liberare la terrazza (piattaforma) del cavaliere
dalla vegetazione spontanea e da buona parte degli alberi ad alto
fusto disposti in modo del tutto incongruo allopera fortificata.
In seguito alla demolizione napoleonica, è stato interrotto
il collegamento tra i vani interni e la galleria di contromina.
Osservazioni:
Nel tratto di cinta che comprende la cortina tra i bastioni di
San Procolo
e di San
Bernardino la funzione a verde pubblico è stata
recentemente recuperata per opera dellassociazione Legambiente
Volontariato, coadiuvata dal Comune di Verona e dalla Fondazione
Cariverona, la cui iniziativa ha posto fine a diffuse condizioni
di degrado fisico, sociale e ambientale. Dei vani del cavaliere,
due sono in uso a unassociazione privata (Alpini), e uno
a Legambiente. Gli spazi esterni sono occupati dalle piscine comunali,
le cui strutture non hanno tenuto alcun conto delle presenze fortificatorie
sanmicheliane.