Cronologia:
[a] sec. X - XII: costruzione della cinta muraria in difesa del borgo di San Zeno e di Porta Fura.
[b] 1321-1325: costruzione della cinta turrita scaligera (Porta Catena); sperone e torre fluviale.
[c] 1840: rafforzamento con la costruzione della caponiera casamattata, della cortina orientale, e con la disposizione di postazioni per fucileria.

Committente/Progettista:
[a]: Comune di Verona; progettista sconosciuto.
[b]: Cangrande I della Scala; maestro Calzaro.
[c]: Impero absburgico; FM. J. Radetzky, Franz von Scholl.

Proprietà:
   Demanio dello Stato.

Descrizione:
   Il nodo del Mezzo Bastione della Catena Superiore è il risultato della stratificazione di successivi interventi fortificatori. Il borgo extraurbano e l’abbazia di San Zeno erano difesi da una cinta nel sec. X, e forse anche nel sec. VIII. Probabilmente, la stessa cinta venne rafforzata nel sec. XII. Nella parte settentrionale di questa cinta si apriva la Porta Fura (forse dal tedesco führen, condurre), rivolta verso la riva fluviale, unico resto oggi conservato della cinta.

   Le mura di Cangrande I qui iniziano la loro grande cerchia di destra d’Adige. Le nuove difese si attestavano alla riva fluviale appoggiandosi alla cinta preesistente, in prossimità di Porta Fura. Pochi metri all’esterno della porta, la cortina turrita scaligera si protende ad angolo per formare lo sperone sporgente sulla riva fluviale, che sosteneva un capo della catena di sbarramento a monte della città. Una torre costruita nel mezzo del fiume e, forse, una terza torre (scomparsa), sull’opposta riva fluviale, sostenevano gli altri capi della catena. Nello sperone fluviale scaligero venne aperta la Porta Catena, in prosecuzione a Porta Fura, divenuta interna al nuovo recinto.

   L’assetto definitivo venne raggiunto nel 1840. Il nodo fortificatorio assumeva la funzione di mezzo bastione, terrapienato all’interno e dotato di postazioni di artiglieria e fucileria. Tra le due porte venne inserita una piccola caponiera casamattata (Blockhaus), per la difesa dello spazio interno.

Stato di conservazione:
   Le opere medievali e le integrazioni absburgiche si presentano in buono stato di conservazione, ma la manutenzione è scarsa. In questo tratto si conservano i più importanti resti della cinta magistrale a destra d’Adige d’epoca medievale, prescaligera e scaligera. Le mura scaligere, successivamente terrapienate, si estendono verso nord fino al fianco destro del Bastione di Spagna.

Osservazioni:
   Lo speciale interesse storico di questo nodo architettonico consiste nella stratificazione di opere fortificate di diverse epoche, dal X al XIX secolo. Una torre, resto della cinta del borgo di San Zeno, databile al sec. XIII, è osservabile in via Da Vico, angolo via Torretta.
 

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