La nuova strada ferrata Ferdinandea, che andava da Milano a Venezia, entrò definitivamente in servizio negli anni 1849 (tratto Verona-Vicenza) e 1854 (tratto Verona-Brescia); la sua utilità era di carattere civile e militare. Fuori Porta Vescovo, nel settore meno esposto della piazzaforte in caso di guerra, venne situata la stazione merci e viaggiatori. Uno speciale intervento di integrazione fortificatoria, all’esterno della cinta magistrale, si rese necessario in seguito all’inserimento della nuova strada ferrata nel raggio d’azione d’artiglieria della piazzaforte.

   La grande stazione di Porta Vescovo, con i diversi fabbricati di servizio e gli opifici, interferiva nella funzionalità difensiva della cinta magistrale, in quanto ostacolava le artiglierie dei fronti bastionati da Santa Toscana a Campo Marzo. Inoltre, in caso di guerra, i nemici avrebbero potuto prendere la stazione e stabilirvi un caposaldo offensivo contro la città. Negli anni 1857-1859 si pose rimedio a tale svantaggio, non trascurabile, racchiudendo l’intero complesso della stazione con una cinta fortificata, ordinata per la difesa di fucileria, munita di tre grandi caponiere casamattate per il fiancheggiamento dei lunghi lati del recinto tramite tiri di artiglieria.
 

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