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Cronologia:
[a] 845: è documentata l’esistenza del monastero
con xenodochio.
[b] 1131: ricostruzione della chiesa.
[c] 1460-1495: ampliamento del monastero e trasformazione della
chiesa.
[d] 1518: costruzione del chiostrino jonico.
[e] 1546: inizio dei lavori di sovrapposizione della facciata in
stile classico.
[f] 1805-1810: soppressione del convento e demanializzazione degli
edifici per decreto napoleonico; destinazione a uso militare; la
chiesa è conservata al culto.
[g] 1814-1866: è mantenuto l’uso militare del convento
demanializzato, con varie sistemazioni per la destinazione a caserma.
Committente/Progettista:
[a] Patriarcato d’Aquileia / progettista sconosciuto.
[b] Patriarcato d’Aquileia; Ordine dei Benedettini / progettista
sconosciuto.
[c] Patriarcato d’Aquileia; Ordine degli Olivetani / maestro
muratore Mondino; Fra’ Giovanni da Verona, scultore e architetto.
[d] Patriarcato d’Aquileia; Ordine degli Olivetani / Francesco
da Castello, lapicida.
[e] Patriarcato d’Aquileia; Ordine degli Olivetani / Michele
Sanmicheli, architetto.
[g] Impero absburgico / —
Proprietà:
Comune di Verona. Il monastero è
attualmente occupato dalla Scuola Elementare “Bartolomeo Rubele”.
Descrizione:
Il complesso conventuale, situato in uno spazio
a forma di trapezio, è annesso alla fiancata settentrionale
della chiesa di Santa Maria in Organo. Ancora nell’Ottocento
l’edificio e il sagrato erano lambiti dal canale delle Seghe,
che li separava dall’antistante Isolo di Santa Maria in Organo,
e dall’Isolo.
L’impianto planimetrico è regolato
dal grande chiostro rettangolare, attorno al quale sono disposti
i vari fabbricati, su due piani e parte con cantina, del monastero
demanializzato; verso nord si apre una piccola corte interna di
pianta irregolare.
Nell’assetto absburgico la destinazione
a caserma di fanteria, per 280 uomini, non sembra aver prodotto
eccessive trasformazioni all’impianto architettonico del monastero.
Stato di conservazione:
Il chiostro è in buono stato di conservazione;
gli edifici sono stati adattati nel tempo alle diverse destinazioni
senza tuttavia essere alterati nelle linee architettoniche fondamentali.
Osservazioni:
Il monastero di Santa Maria in Organo è
forse il più antico di Verona. La sua fondazione si fa risalire
al sec. VI, ma la sua esistenza è documentata con certezza
nel IX secolo (845). Il convento dipendeva direttamente dal Patriarcato
di Aquileia. Annesso alla chiesa si trovava uno xenodochio
(ospizio per pellegrini), che rimase in funzione fino al XV secolo.
La chiesa fu ricostruita nel sec. XII (1131).
Fino al 1423 vi risiedevano i Benedettini, e successivamente gli
Olivetani. Nella seconda metà del sec. XV (1460-1480) il
monastero si ingrandì verso nord: sovrintendeva alla costruzione
il maestro muratore Mondino. I lavori di trasformazione della chiesa
romanica iniziarono nel 1481, e vennero compiuti nel 1495. Negli
anni 1491-1501 soggiornò nel monastero Fra’ Giovanni
da Verona, scultore e architetto, autore del coro ligneo intarsiato,
del campanile (completato successivamente da Francesco da Castello
nel 1533), e probabilmente coinvolto nei lavori di trasformazione
avvenuti in quegli anni.
Nel 1518 il lapicida Francesco da Castello aveva
iniziato il chiostro del capitolo (chiostrino jonico),
inserito a settentrione del transetto. La maestosa facciata classica,
progettata da Michele Sanmicheli, fu posta in opera nel 1546, sotto
la direzione del cugino Pietro Paolo; venne realizzata solo nell’ordine
inferiore. Il monastero rimase sotto la giurisdizione del Patriarca
di Aquileia dall’epoca della sua fondazione fino alla soppressione
del Patriarcato, avvenuta nel 1762. Il convento fu soppresso negli
anni 1805-1810; la chiesa rimase al culto (parrocchia), mentre gli
edifici del convento (a eccezione del chiostrino jonico
verso nord, e gli altri edifici verso sud), furono destinati a caserma.
In epoca absburgica la caserma era denominata
Santa Maria in Organo Maggiore, per distinguerla da quella di Santa
Maria in Organo Minore, che prospettava su via Giardino (oggi via
Santa Maria in Organo). La caserma minore era assegnata alla cavalleria,
per 58 uomini e 40 cavalli; verso il 1858 non è più
indicata tra gli edifici militari.
Lavori di adattamento e sistemazione del monastero
demanializzato sono documentati negli anni 1844 e 1860. Nel 1874
in parte del monastero fu sistemata la scuola elementare.
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