Johann von Hlavaty nacque il 12 febbraio
1788 a Brandeis, sul fiume Elba, città della Boemia.
Completati gli studi all’Accademia degli Ingegneri di Vienna fu
nominato cadetto nel 1807; l’anno successivo venne ammesso al servizio
e assegnato come tenente ingegnere alla Direzione delle Fortificazioni
nella piazzaforte di Theresienstadt.
Nella città fortezza progettata nel Settecento dal veronese Carlo
Pellegrini, von Hlavaty prese contatto con l’architettura delle
fortificazioni.
Durante le campagne di guerra contro Napoleone venne assegnato, nel 1813,
all’armata principale. Con il luogotenente feldmaresciallo Joseph
von Danno (1742 – 1816), che era il suo direttore a Theresienstadt,
partecipò alle operazioni del blocco di Dresda. Per l’armata
francese era la principale piazzaforte di manovra sulla linea dell’Elba,
ed era stata munita di forti distaccati e di una nuova cinta magistrale.
Il 26 e 27 agosto attorno a Dresda si scatenò una sanguinosa battaglia
che costò agli alleati – prussiani, austriaci, russi, inglesi,
svedesi – la perdita di oltre 40.000 soldati, senza ottenere la
caduta della piazzaforte, né la sconfitta dell’armata napoleonica.
Ma da Dresda era iniziata la manovra di aggiramento, ideata da Radetzky,
conclusa a Lipsia in ottobre, che portò alla sconfitta di Napoleone
e alla liberazione della Germania.
Hlavaty, l’anno successivo, con lo stesso von Danno, partecipò
all’assedio di Hüningen, in Alsazia, fortezza che oppose resistenza
fino alla conclusione della guerra.
Nel 1815, promosso luogotenente capitano, fu inviato alla fortezza di
Temesvár, dove rimase fino al 1816. Poi, per sei anni, prestò
servizio alla Direzione di Graz.
Dal 1823 al 1827, il capitano ingegnere von Hlavaty venne assegnato alla
Direzione Distrettuale delle Fortificazioni di Milano, dove ebbe l’opportunità
di iniziare la sua fortunata collaborazione con Franz von Scholl.
Successivamente, nominato Direttore delle fortificazioni a Sebenico, fino
al 1827, e a Ragusa, fino al 1831, si dedicò allo studio delle
fortificazioni costiere della Dalmazia. Nel mese di aprile dello stesso
anno venne però richiamato alle piazzeforti del Lombardo-Veneto
e, dopo un breve periodo a Legnago, iniziò la sua lunga attività
- durata quasi 25 anni - per le fortificazioni di Verona che, nell’insieme,
rappresentano l’opera principale e conclusiva della sua vita. Dal
mese di agosto del 1831, assegnato alla Feld-Genie-Direction
di Franz von Scholl, intervenne per allestire difese provvisorie alle
fortificazioni di Milano, Borgoforte, sul Po, e Valeggio, sul Mincio,
in previsione di imminenti operazioni di guerra contro la Francia.
Nel 1832, stabilita la decisione di ricostruire le fortificazioni di Verona,
secondo la proposta del luogotenente feldmaresciallo Radetzky, collaborò
con il maggiore generale von Scholl agli studi preliminari e all’elaborazione
dei progetti d’insieme. Scholl, che riconosceva il particolare talento
di questo ufficiale ingegnere, gli affidò la conduzione dell’imponente
cantiere fortificatorio di Verona; nella primavera del 1833 il maggiore
von Hlavaty fu nominato Direttore dei lavori di fortificazione, incarico
che mantenne fino al 1848.
Nel 1842 il progetto di Franz von Scholl era stato completamente attuato
da Hlavaty il quale, oltre alla diretta responsabilità operativa
dei molti cantieri, coordinava l’attività di un numeroso
gruppo di ufficiali, inviati alla Befestigungs-Bau-Direction
di Verona, scelti tra i più qualificati nel Corpo degli Ingegneri
absburgico.
Nel periodo 1832 – 1842 i lavori per le fortificazioni di Verona
erano i più rilevanti nei territori della monarchia e perciò
venivano osservati con particolare attenzione dal Consiglio Aulico di
Guerra e dall’Imperatore: col rescritto dell’Arciduca Giovanni,
Direttore Generale del Genio, il 10 novembre 1838 venne comunicata a Hlavaty
"la sovrana soddisfazione per la sua condotta di servizio nei lavori
delle fortificazioni di Verona…”.
Dall’anno 1844, promosso colonnello, gli venne affidato anche l’incarico
provvisorio di Direttore Distrettuale delle Fortificazioni per le Venezie.
Durante la guerra del 1848-49 partecipò alle operazioni come Direttore
del Genio da Campo della II Armata, incarico che mantenne fino al 1855.
Johann von Hlavaty era giunto a Verona all’età di 43 anni,
come capitano ingegnere, e vi concluse la sua carriera, nel 1855, a 68
anni, col grado di luogotenente feldmaresciallo. Sotto la sua direzione
era stata ricostruita la Cinta magistrale, erano stati eretti i forti
collinari, i primi forti esterni annessi alla cinta e si erano iniziate
le fortificazioni del rideau di San Massimo - Santa Lucia.
Come riconoscimento per la sua attività di architetto militare
- onore assai raro, tributato solo a Franz von Scholl - gli venne intitolato
un forte, nello sbarramento di Rivoli-Ceraino, l’opera posta più
a nord, sul versante orientale della Val d’Adige, ultimato nel 1851.
Hlavaty, lasciata Verona, si stabilì a Vienna, dove morì
1l 14 marzo 1870.
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